Patente a crediti nei cantieri: cosa dice la Nota INL n. 964/2025

Patente a crediti nei cantieri: cosa dice la Nota INL n. 964/2025

La Nota INL n. 964/2025 chiarisce in modo puntuale come si applicano le sanzioni legate alla patente a crediti nei cantieri temporanei e mobili, soprattutto nei casi di riqualificazione del rapporto di lavoro da autonomo a subordinato.

Introduzione alla patente a crediti: contesto normativo e finalità

Obbligatorietà e sanzioni: cosa succede senza patente o con crediti insufficienti

Chiarimenti dell’INL: quando la patente non si applica al lavoratore

Responsabilità dell’impresa affidataria: quando scatta la sanzione

Obbligo di verifica della patente: quando il committente è esente

Implicazioni pratiche per imprese e professionisti



Introduzione alla patente a crediti: contesto normativo e finalità

A partire dal 1° ottobre 2024, è diventato operativo l’obbligo di possedere una patente a crediti per tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano all’interno di cantieri temporanei o mobili, come previsto dall’articolo 27 del D.Lgs. 81/2008, modificato dal Decreto Legge 19/2024.

Questa misura, introdotta per migliorare i livelli di regolarità, sicurezza e affidabilità nel settore edile e infrastrutturale, assegna a ciascun soggetto un punteggio iniziale di 30 crediti, soggetto a decurtazione in caso di violazioni o mancanze accertate durante le ispezioni o i controlli.

Il meccanismo della patente ha una doppia finalità:

  • Premiare i soggetti virtuosi, incentivando la prevenzione e il rispetto delle regole;

  • Sanzionare chi non rispetta le norme, attraverso penalizzazioni economiche e limitazioni operative.



Obbligatorietà e sanzioni: cosa succede senza patente o con crediti insufficienti

Il mancato possesso della patente o il raggiungimento di una soglia inferiore ai 15 crediti comporta gravi conseguenze sanzionatorie:

  • Sanzione pecuniaria pari al 10% del valore dell'appalto, con un minimo non inferiore a 6.000 euro;

  • Esclusione automatica dai lavori pubblici per un periodo di sei mesi, misura che preclude la possibilità di partecipare a gare e affidamenti.

Queste sanzioni sono pensate per agire in maniera dissuasiva, soprattutto nei confronti di operatori economici che scelgono di agire fuori dai margini della legalità o che trascurano i profili legati alla sicurezza dei lavoratori.



Chiarimenti dell’INL: quando la patente non si applica al lavoratore

Con la Nota n. 964 del 4 giugno 2025, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha introdotto precisi chiarimenti interpretativi in merito all'applicazione della patente a crediti in caso di riqualificazione del rapporto di lavoro.

Il caso del lavoratore “pseudo-autonomo”

Se, nel corso di un accertamento ispettivo, viene accertato che il lavoratore formalmente inquadrato come autonomo risulta in realtà un dipendente a tutti gli effetti, la sanzione non può essere applicata al lavoratore in questione.

In sintesi:

  • Il lavoratore riqualificato come subordinato non è soggetto agli obblighi della patente a crediti.

  • Le relative sanzioni e responsabilità ricadono esclusivamente sull’impresa affidataria.

Questa precisazione ha un impatto importante, poiché evita che i lavoratori subiscano ingiuste penalizzazioni per situazioni organizzative su cui non hanno potere decisionale.



Responsabilità dell’impresa affidataria: quando scatta la sanzione

Quando un soggetto è formalmente autonomo ma sostanzialmente subordinato, l’eventuale responsabilità per la mancanza della patente o per il possesso di un numero insufficiente di crediti non grava sul lavoratore, bensì sull’impresa affidataria o esecutrice.

Ciò comporta che:

  • L’impresa è direttamente responsabile in caso di irregolarità nel possesso o nella gestione della patente;

  • Le sanzioni economiche e le limitazioni operative saranno a suo carico;

  • Anche altre violazioni legate alla salute e sicurezza sul lavoro (es. mancata formazione obbligatoria, sorveglianza sanitaria assente, DPI non forniti) sono imputabili esclusivamente al datore di lavoro.

Questa impostazione normativa rafforza il principio secondo cui la sicurezza in cantiere è una responsabilità diretta dell’organizzazione imprenditoriale.



Obbligo di verifica della patente: quando il committente è esente

Un ulteriore punto chiarito dalla Nota INL riguarda il ruolo del committente dei lavori, ovvero il soggetto che appalta o subappalta l’esecuzione dell’opera.

In generale, il committente ha l’obbligo di verificare che ogni impresa o lavoratore autonomo sia in possesso della patente a crediti in corso di validità.

Tuttavia, in caso di riqualificazione del rapporto di lavoro:

  • Se il lavoratore precedentemente autonomo è stato riconosciuto come subordinato, il committente è esonerato da qualsiasi controllo sulla patente riferito a tale soggetto.

  • L’obbligo di verifica rimane pienamente attivo per:

    • tutte le altre imprese esecutrici;

    • i lavoratori autonomi effettivamente tali.

Questo criterio garantisce una maggiore equità nei controlli, evitando che il committente sia ritenuto responsabile per situazioni che sfuggono alla sua valutazione iniziale.



Implicazioni pratiche per imprese e professionisti

La pubblicazione della Nota INL n. 964/2025 rappresenta un tassello fondamentale per chiarire dubbi interpretativi emersi fin dall’introduzione dell’obbligo della patente a crediti.

Grazie a questa nota, le imprese hanno ora:

  • una maggiore certezza giuridica circa le responsabilità sanzionatorie;

  • indicazioni chiare su come comportarsi in caso di verifica ispettiva;

  • strumenti per prevenire errori di valutazione sullo status dei propri collaboratori.

Allo stesso tempo, i lavoratori formalmente autonomi ma operativamente subordinati vedono riconosciuto il proprio status senza essere penalizzati per scelte organizzative a loro estranee.


La Nota INL n. 964/2025 rafforza l’approccio del legislatore in materia di sicurezza nei cantieri: un sistema basato sulla responsabilizzazione delle imprese, sull’esenzione dei soggetti più deboli e sulla centralità dei controlli.

La patente a crediti, se ben gestita, può diventare un vero strumento di qualificazione professionale, capace di valorizzare le imprese virtuose e di tutelare maggiormente i lavoratori.




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